Chi di voi si ricorda dei Bignami?
Per gli studenti della mia generazione una vera e propria istituzione, per le nuove generazioni qualcosa di sconosciuto. I Bignami erano mini libri dalle copertine anonime, che contenevano riassunti stringati,formulari, schemi. ppensati come testi per il ripasso venivano usati invece, troppo spesso,come testi di studio.
I miei primi riassunti, hanno avuto come modello questi libretti, in cui le parole chiave (cioè le parole fondamentali per capire il concetto del paragrafo) erano evidenziate in grassetto, i testi erano ridotti a frasi minime o poco più( cioè composte da soggetto, verbo ,pv-pn, e complemento oggetto ) e le parole utilizzate erano di uso comune.
Analizzando i testi, mi sono accorta che spesso i titoli dei paragrafi sono fuorivianti rispetto al loro contenuto ed è quindi fondamentale cogliere il significato profondo che l’autore vuole trasmetterci e soprattutto il concetto che noi dobbiamo memorizzare.
Vi riporto di sotto una lista di elementi utili e una piccola scaletta che può essere di aiuto per fare un riassunto (tipo ricetta di cucina):
Ingredienti:Lapis, matite colorate o evidenziatori, fogli.
Step:
- Leggere una prima volta il testo
- Sottolineare le frasi minime (anche solo mentalmente)
- Scegliere colori diversi per date, nomi di luoghi, personaggi e altri elementi che ci sembrano degni di nota
- Riguardare il testo colorato e procedere a costruire frasi semplici e brevi che contengano soltanto quanto evidenziato prendendo spunto anche dalle 5 w (dal mondo anglosassone) cioè
- Who? [«Chi?»]
- What? [«Che cosa?»]
- When? [«Quando?»]
- Where? [«Dove?»]
- Why? [«Perché?»]
Vi inserisco un piccolo esempio e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e domande.
Questo metodo di studio potrà poi essere la base per le mappe che proverò a spiegarvi nel prossimo articolo.
Sabrina Paladini
Dicembre 13, 2020Fenomenale Monia interessantissimo… E utilissimo sei sempre una grande…. Non per niente mi affido a te con Lisa😁😁😘😘