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“Incompiuti” di Alessandro Riccio

A Firenze è una celebrità che divide gli spettatori: o lo si ama o lo si odia. Alessandro Riccio è eclettico, ama sperimentare, spesso precorre i tempi con le sue intuizioni, con i suoi personaggi, con le sue storie che sono sempre un motivo di riflessione, anche quelle che apparentemente dovrebbero essere soltanto comiche.

Personalmente sono tra quelli che lo amano incondizionatamente, che lo seguono dagli esordi; l’ho conosciuto ai tempi dell’università, perchè avevamo un amico in comune, lui non si ricorda assolutamente di me (come ho avuto modo di verificare) forse perchè non ho una personalità forte e rappresentativa come la sua e da allora lo seguo. Mi piace molto la sua idea di un teatro itinerante, non sempre in luoghi istituzionali, spesso i luoghi vengono scelti per calzare come un guanto i suoi spettacoli: vengono rappresentati in giardini di Ville, in scantinati e in molti altri luoghi insoliti.

“Incompiuti” è il saggio di fine anno dei suoi allievi, una storia non particolarmente originale ma interpretata con una maestria fuori dal comune, gli attori, pur avendo una propria personalità, risentono dello stile inconfondibile di Riccio, sono vivi, veri, unici, come lo sarebbe ognuno di noi se mostrasse al mondo il vero sé. La cornice in cui si è svolto lo spettacolo, il teatro segreto, è stata talmente insolita da rendere realistici anche i personaggi meno credibili e lontani dalla realtà; l’atmosfera predispone gli spettatori a partecipare quasi attivamente allo spettacolo, a sentirsi parte della scena. Davvero emozionante.

E così una giornata che era stata caratterizzata da pioggia e mal di testa è improvvisamente diventata la giornata del teatro dell’insolito.

Voi conoscete Alessandro Riccio? a quale gruppo appartenete?

https://www.facebook.com/p/ALESSANDRO-RICCIO-100063634867479/

https://www.tedavi98.it

 

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