Questa è la storia di un pollaio da cui scompaiono un gallo, il gallo Marcello (bianco) e la gallina Gertrude (rossa) . La moglie di Marcello è sconvolta, la notizia circola in fretta, vengono fatte molteplici ipotesi, vengono accusate la volpe e la faina, lo starnazzio raggiunge livelli altissimi. Viene riunito il consiglio delle galline per discutere sul da farsi: la rabbia monta sempre di più e le galline “non stanno più nelle penne”.
Mi sembra una rappresentazione animalesca della nostra realtà quotidiana, una vera e propria metafora di come le notizie, i pettegolezzi, le ipotesi, si nutrano della fantasia dei protagonisti, fino a costruire delle realtà verosimili, ma non sempre vere.
L’epilogo è paradossale e divertente, le galline dai diversi colori si uniscono per combattere il nemico che hanno deciso esserci, discutono sul da farsi, si schierano in modi diversi, fin quando scopriranno che la realtà è totalmente diversa da quella che loro si erano create in testa.
Come succede spesso. Quanti di noi si fanno “film” interpretando secondo il proprio vissuto, le proprie paure, insicurezze i fatti che vivono?
Quindi, analizziamo in maniera obiettiva i fatti che avvengono e immaginiamoci un finale migliore di quello che ci siamo immaginati, perchè la vita può riservarci anche bellissime sorprese.
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