“Non perdiamo tempo” “Non ho tempo” “Mi manca il tempo” “E’ tempo di..o per…” “Non sprechiamo il tempo”.
Ho sempre odiato il ticchettio degli orologi, quel ritmo sempre uguale invece di tranquillizzarmi mi inquieta, mi ricorda la goccia che cade nel lavandino e riesce a consumare la pietra. Vivo il tempo come fosse un’entità con una vita propria, lo immagino scalpitante, sofferente, imprigionato dalle leggi degli uomini che lo hanno ingabbiato, lo hanno suddiviso, in secondi, minuti, ore, togliendogli la sua immensità. Quanto dura un attimo? dipende da cosa ci fa provare: se è di gioia se ne va veloce come il battito delle ali di una farfalla, se di dolore sembra interminabile, si dilata, non finisce.
Quanto dura un minuto? 60 secondi, un tempo preciso, ma non per questo meno emozionale…
Noi uomini siamo così bravi a togliere la libertà, siamo così presuntuosi da voler regolare e legiferare su tutto, compreso l’Universo. Per questo abbiamo creato l’ora legale che segue i tempi dell’uomo e non della Natura, pensa di ingabbiare il sole, di rincorrerlo, di allungare le giornate, accorciarle…
Quanta presunzione! Il tempo scorre, corre, si ferma, non ci aspetta, la sabbia della clessidra rappresenta con forza la sua libertà, tra le dita senza che noi possiamo impedirglielo, il suo potere vince sul nostro.
Nella solitudine lo sento, lo ascolto, lo aspetto e lo rispetto. Respiro fino in fondo questo tempo rubato alla vita frenetica, agli impegni, agli inutili affanni.
“Chi ha tempo non aspetti tempo” ma lo viva pienamente.
Dimmi cosa ne pensi