Anche oggi piove. Una pioggerellina fine e fitta, che sembra non bagnare, ma che alla fine ti entra nelle ossa e ti inzuppa, come riesce ad ubriacarti un vino bianco frizzante nelle sere d’estate senza che neanche te ne accorga.
Mi piace sentire questa sensazione sulla pelle, mi ricorda che sono viva, che sono parte della natura che si ricorda di me bagnandomi e portando via, con quelle gocce, parti di me, piccole cellule che vanno a far parte della terra.
Mi piace vivere, nonostante tutto, nonostante la pioggia,nonostante le avversità, nonostante la malattia; anzi, toglierei il “nonostante” e scriverei GRAZIE, perchè sono proprio queste le occasioni che permettono di capire chi sei veramente, cosa vuoi, quale è il tuo progetto di vita e quanto sei pronto a ricalcolare il percorso.
Si parla sempre di percorrere la strada del proprio destino, ma nessuno specifica se sarà una strada di montagna, di pianura, nella giungla e quindi, spesso, troppo spesso, affrontiamo la giungla a mani nudi o la montagna scalzi, ma la cosa fondamentale, è non perdere mai di vista il nostro obiettivo e noi stessi.
In questo momento mi servirebbe una bussola che mi facesse ritrovare quella me che aveva un progetto, un sogno solo, un fuoco che teneva vivo quel desiderio e nel contempo illuminava il cammino; ma adesso sembrano persi entrambi.
Mi affido alla pioggia, sperando che risvegli quella sensazione, quella forza, quelle certezze e che non le spenga del tutto definitivamente.
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