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E’ TUTTA QUESTIONE DI ORDINE

Cosa significa essere ordinato? Esiste un solo modo di esserlo? I parametri dell’ordine sono gli stessi a ogni età, latitudine, per i maschi e per le femmine?

Non credo proprio, le variabili sono veramente tante e ve lo dice una “ordinata a modo mio” che trova migliaia di scuse per difendere questo stile di vita.

Il disordine è creativo, e per poter essere disordinati e nel contempo riuscire a trovare velocemente quello che si cerca, bisogna avere una grande memoria. Ecco il disordine è un esercizio di memoria, anche se a volte può diventare pericoloso nel caso non si impilino bene le cose (che possono crollarci addosso) oppure se si pestano o si inciampa su oggetti di varia natura abbandonati.

Nonostante la mia indole da disordinata, amo e apprezzo l’ordine, il noioso ordine , che vorrei trasmettere ai miei discendenti, gatto compreso, ma cosa posso trasmettere se sono la prima a non rispettare le regole?

Tutti gli anni, ma che dico, ogni mese, mi riprometto di cambiare e di seguire queste regole che mi sono appuntata riferite ai bambini ma sicuramente adattabili agli adulti:

  1. Ogni giocattolo (oggetto) deve avere il suo posto: i libri sugli scaffali, la pista delle automobiline nella scatola sotto al letto, i lego nell’apposito contenitore etc;

  2. I posti in cui riporre gli oggetti devono essere alla loro portata, alla loro altezza, con chiusure semplici;

  3. Inutile avere una grande cesta dove riporre tutto, sarà difficile accedere al gioco che si cerca e quindi il caos sarà soltanto mascherato;

  4. I bambini dovranno essere incoraggiati a essere responsabili dei propri oggetti, noi genitori, operatori, dovremmo lasciarli libere di gestire i loro spazi e le loro cose anche se questo implica un ordine che probabilmente non corrisponde all’idea che ci siamo fatti o che auspicavamo;

  5. Nella fase della pre adolescenza e dell’adolescenza, credo che dovremmo prepararci a convivere con il caos che non è altro che lo specchio dei turbamenti tipici di quell’età- (Forse dovremmo solo sperare nel non abbandono di abiti sporchi e calzini puzzolenti.)

Spesso si confonde l’ordine con la pulizia: le persone disordinate non sono sporche, non sempre hanno tempo da dedicare a azioni funzionali che tolgono tempo alla creatività e a “altro”.

Ricordandovi e ricordandomi che l’esempio e l’aiuto (mai il sostituirsi) sono sicuramente le azioni più importanti per insegnare (ed imparare) ad essere ordinati, vi invito a guardavi intorno e sperimentare la soddisfazione che si prova dopo aver messo ordine in uno spazio che prima ci sembrava sovraffollato, stonato, disordinato, questa sensazione potrebbe cambiare il vostro modo di organizzarvi e tenere le cose…oppure no…

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1 Response
  • Elena
    Settembre 11, 2020

    Leggerti è un piacere!!

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