Achille Lauro, nome d’arte di Lauro De Marinis, cantante.
16 marzo è il suo secondo libro, più che un libro a me è sembrato un discorso interiore, poetico, sussurrato a voce alta e immortalato su delle pagine intrise di sangue e lacrime. Malinconia, rimpianto, solitudine, disagio, senso di non appartenenza. Questo leggo e sento tra le righe.
Molte pagine sono solo un insieme di aforismi e poesie. Non ho capito fino in fondo il senso del racconto. Ho copiato alcuni versi che sono stati spunto di riflessione e le pagine sulla vita mi sono sembrate solo poesia travestita…
Esco da questo viaggio con un opinione diversa su Achille Lauro, che adesso mi fa venire in mente un pulcino bagnato e non più un eccentrico talvolta eccessivo.
Vi copio le parti che mi sono piaciute di più:
“Ci sono due tipi di imbecilli:
quelli che non dubitano di nulla e
quelli che dubitano di tutto”
“Entrare in strade sbagliate è facile
e uscirne non è sempre possibile”
“Se non hai nulla per cui vivere,
ti conviene trovare qualcosa per cui morire”
“Prima di chiederti perché ho fatto una scelta, chiediti se in quel momento c’era una scelta,
molte volte non c’è, altre siamo così sciocchi da fottercene”
“La scelta che ti spaventa di più sarà quella che ti aiuterà a crescere:
PROVA.
BUTTATI.
Cosa vuoi tu dalla vita?”
E voi…cosa volete dalla vita???
Dimmi cosa ne pensi