116 pagine. Quanto basta per darci uno scossone e farci riflettere sul fatto che se per il mondo non siamo abbastanza, se ci sentiamo fuori posto, “come un piolo tondo in un buco quadrato” non dobbiamo noi uniformarci alle regole, cercare di essere felici ad ogni costo attraverso il pensiero positivo, la mindfulness, gli articoli di auto aiuto e molto altro ancora, ma possiamo, anzi dobbiamo, rimanere quello che siamo veramente. Dobbiamo essere fedeli a noi stessi. La società tenta in tutti i modoi di renderci uniformi a modelli di perfezione e facili da gestire. Abbiamo orologi che controllano le nostre funzioni vitali, ci invitano a fare attività, ci limitano nell’apporto di calorie; ci mettiamo al polso spontaneamente dei braccialetti elettronici che ci rendono dipendenti e schiavi.
I modelli che ci vengono imposti, l’idea del successo sempre associato alla vittoria, alla bellezza, alla ricchezza, spessoci fa sentire inadeguati: non siamo mai abbastanza.
Non è così. Chi dice che il modello più diffuso sia quello giusto? perchè dovremmo aspirare a quello?
Siamo nati per “puzzare, bere, sanguinare, bruciare e danzare”. Questi i titoli dei capitoli, ognuno dei quali stimola riflessioni, forse scontate ma che è sempre bene rispolverare e ripetere.
Una letture veloce , un tempo ben speso.
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