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I mille cancelli di Filippo

Il 2 Aprile, è stata la giornata della consapevolezza sull’autismo ed ho avuto il piacere e la fortuna di vedere il documentario: “I mille cancelli di Filippo”di Adamo Antonacci, al teatro della Compagnia, in cui, finalmente, si vede la realtà della vita quotidiana di un autistico, le sue mille difficoltà, i suoi incredibili talenti, la gioia ed il dolore, la necessità delle routine, l’energia, la pazienza, la calma, il tempo, che i familiari dei ragazzi autistici devono spendere, avere a disposizione.

Siamo abituati a vedere i protagonisti di film come Atypical,  the good doctor, dove emergono prevalentemente le grandi capacità dei soggetti autistici e non la fatica della quotidianità delle vite normali finalmente un racconto non edulcorato, in cui ci sono crisi violente, paure, delusioni, sconforto, salite e discese.

I genitori di Filippo, protagonisti con lui di questo racconto, sono stati straordinari riuscendo a trasformare un possibile limite, un ostacolo, in una risorsa. Filippo disegna e grazie a questo suo talento ha potuto illustrare le favole che il padre ha scritto, ha potuto fare mostre e molto potrà fare ancora, Filippo è fortunato perchè circondato da una comunità accogliente, che lo ha stretto in un forte abbraccio, permettendogli di essere a pieno sè stesso.

Il titolo parla della sua grande passione,  porte e cancelli che ama fotografare, ridisegnare, catalogare mentalmente e ripetere a voce alta (zona,colore, forma, eventuali modifiche nel tempo) una passione che hanno sapientemente evitato diventasse una fissazione, perchè si sa che dietro ogni porta, ogni cancello può esserci nascosto un tesoro.

Ho lasciato trascorrere un pò di tempo  prima di condividere con voi questa meravigliosa esperienza, perchè credo che ogni giorno dovrebbe essere il giorno giusto per renderci consapevoli, quello in cui capiamo fino in fondo le difficoltà che possono avere altre famiglie a noi vicine, il giorno che ci faccia essere comprensivi davanti ad un bambino che strilla nella corsia di un supermercato oppure ripete all’infinito la stessa richiesta, la stessa frase, credo che ogni giorno sia quello giusto per non giudicare.

Ringrazio Elena D’Anna, in camera, per avermi segnalato l’evento. (Confesso, l’ho nominata in quanto talentuosa ex alunna del Liceo Artistico di Porta Romana, giovane brillante e appassionata)

 

 

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